Photochallenge 07 #lemiegiornateacasa

 La mia reclusione 
Le mie emozioni al tempo del Covid-19



Gli insegnanti hanno assegnato una photochallege, in cui ci viene chiesto di rappresentare come viviamo in questo periodo, con delle fotografie che rappresentino i personali stati d’animo di noi studenti.

Ho iniziato questo lavoro analizzando le indicazioni sulla scheda drive del professore, ho pensato di seguire la traccia del punto "D", perché la ritenevo più interessante delle altre.
Fin da subito mi era chiaro come rappresentare le mie emozioni con degli scatti e come renderli pertinenti alla consegna iniziale, ad esempio dando saturazione ai colori per esaltare gli stati d'animo di quell'esatto momento felice, oppure utilizzando il bianco e nero per le immagini che simboleggiano la tristezza e la malinconia.

Inizialmente avevo fotografato i quaderni e libri di scuola, il giardino, il letto ecc..
Però poi chiamando il professore via Skype mi ha chiesto di rappresentare ancora meglio le sensazioni che provavo in quel determinato momento della giornata, allora il soggetto della fotografia sono diventato io e attraverso le espressioni e i lineamenti del volto mostravo determinate emozioni.
Le foto sono state scattate da mia sorella tredicenne, sicuramente inesperta nell'utilizzo della macchina fotografica ma grazie ai miei suggerimenti e a diversi scatti sono riuscito ad ottenere un buon risultato, è stato strano passare dall'altra parte dell'obbiettivo ma sicuramente anche stimolante anche se preferisco essere io il fotografo. Le foto sono cinque e rappresentano la routine ai tempi del Covid-19, che vedono come citato prima, me come protagonista con l'uso del telefono cellulare, nel  giardino di casa, sul letto, alla finestra e mentre mi accingo a fare i compiti.

Ho svolto la revisione con il professore prenotando diverse video chiamate, metodo a me nuovo ma a causa di questo periodo pieno di limitazioni è stato veramente utile e indispensabile, anche per mantenere un filo continuativo con quello che è la vita scolastica "normale". 
Il post-produzione è sicuramente efficace ed ha una certa importanza, per un lavoro come questo, per esempio nelle immagini sature con un colore acceso e brillante mi è servito andare su Photoshop e con la voce "regolazioni" ho moderato i valori delle immagini rendendole efficaci; invece per creare un' immagine in bianco e nero sempre sulla voce "regolazioni" e poi su "Bianco e nero" ho modificato le tonalità, tutto per ambedue i lavori, secondo il mio gusto personale.

Non è stato per nulla semplice eseguire questa consegna, forse è stata quella su cui mi sono soffermato di più ed in cui mi sono trovato più in difficoltà, ovviamente perché il fotografo non ero io, ma ancor più complicato è stato far si che le mie emozioni uscissero nelle foto. Sicuramente da questo lavoro ho imparato a pensare agli stati d'animo e a come trasmetterli utilizzando le modifiche create con photoshop, tramite ai miei scatti.
Questa challenge non mi è piaciuta particolarmente perché anche se è un compito diverso dal solito, mi ha fatto pensare maggiormente a ciò che provo in questo periodo di "reclusione", da cui non vedo l'ora di uscire.

Ecco le seguenti foto:



Phone


Bed


Study


Alcatraz


Garden


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